Il “Laboratorio del movimento”

La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa, ad evoluzione lenta ma progressiva che coinvolge principalmente alcune funzioni quale il controllo dei movimenti e dell’equilibrio.

Anche se l’evoluzione della malattia ha tempi ed effetti diversi da persona a persona, è certo che, con il suo progredire, aumentano le difficoltà motorie dovute alla rigidità articolare, all’instabilità posturale, alla diminuzione della coordinazione e della forza muscolare.

Col passare degli anni anche lo svolgimento autonomo delle normali attività della vita quotidiana diventa sempre più difficoltoso perché aumenta il rischio di cadute e traumi e di conseguenza viene limitata fortemente la capacità di autonomia.

Ad oggi non esistono farmaci in grado di arrestare la malattia e gli interventi sono rivolti a rallentare la progressione dei sintomi e contestualmente a migliorare la qualità della vita dei malati.

Nella letteratura scientifica si trova riscontro dell’opportunità, già nelle fasi iniziali della malattia, di affiancare alla terapia farmacologia l’esecuzione d’idonee attività motorie complementari.

Infatti è stato riscontrato che i soggetti che praticano adeguata attività fisica mantengono una migliore autonomia e presentano anche un’evoluzione più lenta della sintomatologia.

Recentemente è stata inoltre evidenziata la particolare utilità di terapie fisiche praticate in gruppo, perché hanno il vantaggio di favorire la socializzazione e di evitare il rischio che attività intraprese singolarmente siano abbandonate a causa di scoraggiamento.

ASMaP (Associazione Spezzina Malati Parkinson) nei mesi di Novembre e Dicembre 2012 aveva organizzato un breve ciclo di allungamento globale decompensato secondo il metodo pancafit rivolto ad un piccolo gruppo di malati di Parkinson.

Visti i risultati incoraggianti ottenuti, l’Associazione ha voluto impegnarsi a realizzare un’attività su più larga scala che coinvolgesse un numero maggiore di pazienti e si protraesse più a lungo nel tempo.

Il risultato di questo impegno è stato il progetto “Laboratorio del movimento” realizzato con il contributo del Centro di servizio per il volontariato La Spezia—Vivere Insieme.

Questo progetto ha infatti offerto ad un gruppo di malati di Parkinson della provincia della Spezia la possibilità di praticare in gruppo idonee terapie fisiche, definite e adattate ai loro bisogni.

Il metodo Pancafit e la ginnastica posturale favoriscono l’allungamento muscolare, la mobilità articolare e migliorano l’equilibrio e, se praticate con continuità, sono particolarmente indicate per mitigare gli effetti dell’evoluzione della malattia di Parkinson.

Per questo motivo il “Laboratorio del movimento” ha organizzato sedute di ginnastica posturale e d’allungamento globale decompensato che si sono svolte in piccoli gruppi composti da malati le cui facoltà motorie, opportunamente valutate, non erano ancora eccessivamente compromesse.

Queste attività, condotte da un operatore specializzato in collaborazione con un neurologo dell’Associazione Sistema Nervoso (ASN) che è stata partner nel progetto, hanno riguardato 12 malati che suddivisi in piccoli gruppi hanno effettuato una seduta di ginnastica posturale e una seduta di d’allungamento globale decompensato con il metodo pancafit alla settimana.

Le sedute si sono svolte nella palestra di Casa Massà in Via Cadorna 24 a La Spezia messa gratuitamente a disposizione dal Centro diurno “La Gabbianella” a partire dal  7 aprile 2014 fino al 20 febbraio  2015 per un totale di 56 lezioni (28 di ginnastica posturale e 28 di pancafit).

Obiettivi specifici del progetto

Il “Laboratorio del movimento” è stato realizzato per:

· · Facilitare la pratica d’idonee attività motorie mettendo a disposizione un operatore specializzato per la loro conduzione e una struttura dove poterle effettuare in gruppo.

· · Contrastare la sedentarietà e la tendenza all’isolamento cui spesso i malati di Parkinson tendono a causa delle loro difficoltà.

· · Ritardare la progressiva perdita d’autonomia nelle normali attività della vita quotidiana.

· · Incrementare la sicurezza nel muoversi diminuendo il rischio di cadute e traumi.

· · Determinare, conseguentemente, un miglioramento della qualità di vita per i malati che hanno partecipato al progetto.

Questo progetto inoltre ha fornito all’associazione le conferme e le competenze necessarie perché possa in futuro essere riproposto su più vasta scala e a beneficio di una quantità maggiore di pazienti, coinvolgendo ove possibile idonee strutture distribuite nel territorio della provincia della Spezia.

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ASMaP—Associazione Spezzina Malati di Parkinson ODV   Via Cadorna  24 19121 La Spezia